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Sviluppo prodotto nell’ecosistema dell’additive manufacturing

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Mattias Berg showing the new vacuum conveyor for additive manufacturing

Tutto è cominciato da un collega delle vendite che ha avuto l’ispirazione da una pompa realizzata in stampa 3D. Gli è venuta l’idea di adattarla al trasporto di polvere metallica, installandola sul corpo di un conveyor di piccole dimensioni per soddisfare le esigenze del settore dell’additive manufacturing, che di solito richiede il trasferimento di piccole quantità di polvere.

Lo sviluppo del conveyor piFLOW®am è un esempio evidente del lavoro di squadra, dell’ecosistema di partnership e della cultura innovativa che caratterizzano Piab. Dopo la concezione dell’idea, uno dei nostri application engineer ha collaborato con un cliente e altri OEM per creare il primo concept. Si trattava di una soluzione personalizzata che è passata attraverso diverse iterazioni prima che il nostro team di R&D venisse coinvolto per la creazione di un prototipo più standardizzato e per l’esecuzione di test funzionali e di durata al fine di garantirne la qualità, oltre a sviluppare manuali d’uso e altra documentazione rilevante. Abbiamo costruito il prototipo secondo il metodo Piab, ossia lo abbiamo scomposto in blocchi modulari, che permettono un elevato livello di flessibilità ed adattabilità alle esigenze dei clienti e garantiscono la massima compatibilità con la nostra gamma prodotti e le correlate parti di ricambio, semplificandone la manutenzione.

Dal mio punto di vista, ritengo che questo sia il modo ideale per sviluppare nuovi prodotti, basandosi sulle esigenze reali e collaborando con un partner del settore, che desidera essere coinvolto nelle prime fasi per testare e convalidare le nostre idee iniziali, piuttosto che trovarsi un prodotto finito. Vorremo che un numero maggiore di nostri clienti potesse lavorare secondo questo approccio e diventare partner. In questo modo è possibile ottenere una soluzione unica, completamente personalizzata in base ai propri bisogni. Allo stesso tempo, noi possiamo sfruttare gli input del cliente per sviluppare moduli standard per una data applicazione.

La parte interessante di questo conveyor è che la pompa che stiamo utilizzando è anch’essa in stampa 3D; quindi stiamo producendo un prodotto per il settore dell’additive manufacturing, utilizzando allo stesso tempo questa tecnologia.

Nell'anno del nostro 70° anniversario, abbiamo avuto l’opportunità di attingere alla nostra vasta esperienza e di combinarla con le ultime tecnologie, rendendo possibile questo nuovo prodotto. Inoltre, abbiamo sfruttato la forza di una grande organizzazione, utilizzando prodotti lanciati di recente da altre divisioni. L’eiettore impiegato infatti è stato sviluppato per l’ultima pompa per applicazioni robotiche introdotta dalla nostra divisione Vacuum Automation.

Noi del team R&D della divisione Vacuum Conveying di Piab siamo estremamente entusiasti dell’additive manufacturing, perché ci dà la possibilità di liberarci dai vincoli di progettazione tipici dei processi di produzione tradizionali. Prima della sua introduzione, la progettazione non era guidata solo da considerazioni sul prodotto, ma era condizionata anche dal tipo di apparecchiature disponibili. L’additive manufacturing fornisce possibilità completamente nuove. Oltre ad influenzare il metodo di progettazione, avrà un effetto significativo anche sulla produzione poiché, soprattutto nel caso di pezzi di piccole dimensioni, la stampa 3D offre una maggiore flessibilità, non richiedendo strumentazione. Può inoltre essere impiegata per la realizzazione di parti di ricambio. Se un articolo è fuori produzione, non è più necessario tenerlo a magazzino, basta conservarne i disegni e quindi produrlo su richiesta.

L’additive manufacturing non è ancora un settore totalmente automatizzato e il trasporto dei materiali gioca un ruolo fondamentale per il suo avanzamento. Per me, in qualità di R&D manager, è particolarmente affascinante essere coinvolto in questa fase iniziale, in cui questa tecnologia sta per partire con la produzione di massa. Sono anche molto felice e orgoglioso di far parte di questo ecosistema composto da ingegneri, OEM e responsabili delle vendite, che hanno tutti contribuito con la loro esperienza a creare il nuovo conveyor.

Mattias Berg Mattias Berg R&D Director
Vacuum Conveying
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